Impazza in questi giorni la notizia che Roma pullula di vecchi frigoriferi abbandonati all'esterno, anziché portati negli appositi centri di raccolta per essere smaltiti; la situazione è talmente seria da aver allarmato il sindaco, che ha avanzato il sospetto che - dietro a questa invasione - ci sia un complotto. A sua volta, i dubbi del sindaco hanno attivato il mitologico Popolo del web, che per un giorno si è dimenticato delle scie chimiche e dell'olio di palma, per occuparsi del caso. Noi abbiamo quindi interpellato uno dei più grandi esperti di macchinazioni diaboliche, ottenendo alcune risposte a dir poco inquietanti.
Al momento non è ancora possibile sapere con certezza cosa ci sia dietro a questa invasione di frigoriferi - ci dice il nostro confidente, che vuole restare anonimo o, in alternativa, essere chiamato Gigetto - eppure c'è più di qualche elemento per trovare almeno tre possibili spiegazioni.
1. FRIGORIFERI COME I MIMIMMI
Vi ricordate di "Fascisti su Marte", il film con Guzzanti? Nella storia, che narra le gesta di un valoroso manipolo di italici eroi, mandati a colonizzare il pianeta rosso, fanno ad un certo punto la loro comparsa i Mimimmi, nemici rocciosi molto pericolosi, che ricordano drammaticamente i frigoriferi abbandonati a Roma. Come i Mimimmi, infatti, gli elettrodomestici presenti ai lati delle strade non emettono suoni o versi, sono quindi infidi e sarebbe assolutamente sbagliato sottovalutarli o - peggio ancora - considerarli nostri amici. Ma le similitudini non finiscono qui: proprio come i Mimimmi, tu ti svegli la mattina e di punto in bianco ti trovi in strada un frigorifero, senza sapere da dove sia venuto, se sia giunto lì da solo, cosa ci faccia lì e cosa intenda fare. Tutte domande destinate a restare senza risposta, perché questi maledetti non parlano. Ma non accennano a spostarsi, restano fermi lì, davanti a casa tua, minacciando con la loro presenza te e la tua famiglia. Che sia il caso di darsi a reazioni isteriche? Pare proprio di sì.
2. LA LOBBY DEI TAXISTI
Non occorre essere degli esperti di geopolitica per sapere che a Roma ci sono due poteri che dominano su tutto e tutti: la chiesa e i taxisti. E si dà il caso che il Comune di Roma, in passato, si sia trovato spesso coinvolto in autentici scontri con quest'ultima categoria, che ha dimostrato la sua forza in tali occasioni. Ancora, non serve essere dei fenomeni per sapere che la capitale ha recentemente visto insediarsi un nuovo sindaco: ecco quindi che, secondo il nostro complottista di fiducia, dietro all'invasione dei frigoriferi potrebbero proprio esserci i taxisti romani, desiderosi di dare una prova di forza al sindaco, per mettere in chiaro da subito chi comanda in città. Ecco le sue parole: "pensateci: come portare in giro i frigoriferi, se non con un'automobile? E il taxi è appunto un'automobile. E ancora: di che colore è la gran parte dei frigoriferi? Bianca. E bianchi sono anche i taxi. Troppi elementi che coincidono per non pensare ad uno stretto legame tra le due cose. Ovviamente, dei mentecatti come molti di voi non sono in grado di rendersi conto di queste coincidenze (a dir poco sospette), ma il gotha dei complottisti internettiani ha colto con estrema facilità il senso di tutta la vicenda, giungendo a questa conclusione, che pare perfettamente logica e ponderata".
3. PUTIN
Se c'è una cosa che abbiamo imparato navigando in Internet, è che non esiste complotto che non preveda, in qualche modo e sotto qualche forma, la presenza del mitologico presidentissimo russo, autentica star in terra italica. Ancora una volta, visto che siamo dei ritardati senza speranza, dobbiamo ricorrere a Gigetto per cogliere il nesso tra i frigoriferi abbandonati e il presidente più idolatrato del web: "i frigoriferi fanno freddo... e qual è uno dei paesi più freddi del mondo? La Russia. Aggiungi che Putin ha ripetutamente dichiarato ai media più prestigiosi (il Corriere del Corsaro, Catenaumana e altri) che è seriamente preoccupato per le sorti dell'Italia, per cui un suo intervento a Roma, che effettivamente non se la passa benissimo, sarebbe del tutto logico. Ma i legami non finiscono qui: il sindaco di Roma ha recentemente rinunciato alla candidatura per i giochi olimpici... e dove si sono tenute le ultime olimpiadi invernali? In Russia, guarda caso. E il termine "invernali" ricorda il freddo, quindi la Russia, quindi i frigoriferi... ecco che il cerchio si chiude!"
Tutto questo è agghiacciante.
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