Nonostante il nostro amore spassionato per il Popolo del web, è stato abbastanza sconcertante assistere, nelle ultime ore, al dilagare di vaccate a proposito dei recenti terremoti che hanno scosso mezza Italia. Quasi fosse un'assurda gara a chi la spara più grossa, orde di complottari, forti della loro laurea all'università della vita, hanno cominciato a denunciare ogni tipo di nefandezza che a loro avviso si annida dietro al sisma. Vediamo un po'.
Non andremo a ripescare le singole minchiate che abbiamo letto: ci sono pagine Facebook semiserie e addirittura qualche quotidiano online che se ne sono occupati in modo diligente. Ci limitiamo solo a riportare gli orrori che abbiamo letto in pochi minuti di navigazione.
1. L'ORIGINE DEL TERREMOTO
Come abbiamo tutti appreso da un tweet di un cantante, c'è la mano dell'uomo dietro ai terremoti. Inutile che lo nascondiamo: siamo esseri disgustosi, a tal punto irrispettosi dell'ambiente naturale da aver creato delle macchine per distruggere tutto, macchine azionate da uomini talpa, che vivono nella loro fortezza al centro della Terra.
2. LA MAGNITUDO DEL TERREMOTO
Al mattino i primi telegiornali parlano di 7.1, poi però misteriosamente il numero viene abbassato, anche se sulle televisioni all'estero danno una cifra più alta. E però un mio amico geologo mi assicura che la scossa non è stata di 6.1 come ci vogliono credere. Certo però che qui si paga le tasse e avremmo diritto di conoscere come stanno realmente le cose. Vi garantisco io che era almeno 7.1., perché io abito a pochi km dal centro di Bari e ho sentito bene.
Tutti commenti letti su Facebook.
3. IL GOMBLODDO DELLA MAGNITUDO
I cittadini indignati ne hanno piene le palle di questo governo, che viene accusato di aver distorto i dati relativi alla misura della magnitudo, perché - secondo questa teoria delirante - sotto la magnitudo 6.1 il governo non si deve far carico dei danni del terremoto. Da qui all'insulto gratuito a politici e istituzioni varie, come potrete immaginare, il passo è breve.
Questa incredibile teoria è così radicata nel Popolo del web che potrebbe ispirare due filoni, potenzialmente radicati nel costume e nell'indole italica. Da un lato, la nostalgia. Senza scomodare il Ducie (qualcuno l'ha fatto eh, attribuendogli record di case ricostruite, paludi bonificate e treni in orario, nonostante i terremoti), buttiamoci solo per un attimo nel filone della nostalgia valutaria, da sempre floridamente presente sui social: ah, quando c'era la lira... e i soldi piovevano dal cielo, e non era necessario truccare i dati sulla magnitudo...
Dall'altro lato, il filone furbetti. Sì perché, come sappiamo tutti, fatta la legge, trovato l'inganno. E allora, visto che è evidente a tutti che la cifra a cui puntare è 7.1, tanto vale approfittare per beccarsi un aiutino dallo stato, no?
Nessun commento:
Posta un commento