Con la sola eccezione di un paio di persone, rimaste accidentalmente intrappolate in un seminterrato, tutta Italia sa che al referendum costituzionale ha vinto il no. Il Governo, promotore della riforma, aveva avvertito che la bocciatura delle modifiche alla Costituzione sarebbero state interpretate come un ritorno al passato, anziché andare spediti verso un futuro radioso, a base di banda larga e lavori occasionali.
E siccome il Governo vuole essere di parola, ecco che la prima decisione presa dopo il risultato del referendum è stata quella di annunciare il ritorno all'Impero Romano. "Si era parlato di un ritorno al passato", dicono fonti governative, "e non possiamo tirarci indietro. Il risultato va rispettato".
Esultano i romani, che già prevedono un ritorno della capitale ai fasti del passato: anche contro la volontà del sindaco, quindi, potrebbe esserci spazio per giochi di gladiatori, corse con le bighe e tutto il resto. Soddisfazione anche in zona Napoli, dove il cantiere per ricostruire Pompei è già partito. Meno felici al nord, visto che intere zone verranno ricoperte di foreste e ripopolate di animali selvatici; preoccupa l'arrivo di orde di barbari, per non parlare dei Galli, ancora più odiati in quanto francesi. Al sud sono attesi i greci da un momento all'altro, ma il mare mosso ha bloccato i traghetti.
Via l'Euro, ma non si torna alla Lira: verrà reintrodotto il sesterzo e infatti le borse mondiali stanno già preparando i listini. Torneranno anche i numeri romani, come in Rocky VI quindi, ma al momento resta esclusa l'ipotesi di ritornare al latino come lingua ufficiale.
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